
Piste ciclabili. È di poco tempo fa un intervento sul tema del neo gruppo consiliare FutuRa.
I membri di tale gruppo partecipano a questo dibattito chiedendo al Sindaco quale fine abbia fatto la delibera
- o meglio, l’intenzione di acquistare, di reperire 500 biciclette (dicocinquecento) da affidare in comodato ad altrettanti 500 studenti della città. Occorre affermare, in primis, che l’intervento di FutuRa rappresenta un caso di altissimo interesse clinico che sarà opportuno approfondire. Lo scopo è quello di alleggerire il traffico veicolare a favore di una mobilità più leggera. Ma le cose non stanno così. E vedremo il perché. Ripartiamo dalla “genesi” delle ciclabili cittadine.
La pista primigenia è quella che si snoda(va) dall’ingresso retrostante la scuola media Campo Coni, Viale Austria (incrocio con via Vado del Tufo) sino alla piazza Padre Pio con altre modeste derivazioni per poi fare ritorno alla media Campo Coni. La lunghezza complessiva ciclabile, fra andata e ritorno è di metri 980! Di questa pista non risulta più alcuna traccia nella segnaletica orizzontale.

Mentre invece residuano i fasti di una antica segnaletica verticale. Sono stati infissi complessivamente 42 pali stradali portanti 52 cartelli: “qui comincia la pista, qui finisce, qui ricomincia…” (60/70 cartelli in ferro) posizionati ogni 20 metri sulla ex pista. Ma torniamo al presente.
Il quadro generale della ciclabilità attuale dell’intera città di Frosinone si svolge tra la rotatoria del Campo Sportivo e si dipana tra via Marittima, via Puccini, via Fontana Unica e sarà implementata dalla nascitura pista che si svolgerà tra piazza Caduti di Via Fani e la chiesetta della Madonna della Quercia: il parto appare assai travagliato.
Come travagliata, anzi dolorosa, appare anche la spesa sostenuta dal Comune per la rimozione dei cordoli apposti in Via Puccini e via Fontana Unica (metti i cordoli, leva i cordoli, sposta i cordoli…).
Ciascuno di questi percorsi è affetto da gravi insidie e irregolarità. Ma di questo ne riparleremo nei prossimi interventi.

E adesso veniamo al FutuRa. Gli interroganti chiedono che fine abbia fatto il progetto di dare in comodato d’uso a studenti delle scuole medie 500 biciclette (dicocinquecentobiciclette) per una più snella mobilità cittadina. Che, tra l’altro, si svolgerebbe solo sulla zona bassa e pianeggiante della città.
Facciamoci la scena. Anno scolastico 2025-2026: inizio della quotidiana transumanza studentesca.
Cinquecento studenti delle medie della bassa Frosinone, inforcano le biciclette comunali. Attrezzati col caschetto (comunale) e lo zaino spallare di 5-6 chili. Al seguito di questa processione ciclistica, un’altra di cinquecento mamme che non rinunciano ad accompagnare e sorvegliare i pargoli. A bordo di cinquecento, tra suv e automobili, le mamme procedono alla velocità di 8-10 chilometri orari su via Marittima rendendo “fluido e scorrevole il traffico”.
Sì, esatto! Su quella via Marittima dove insiste una pista ciclabile, la pista del BRT, la corsia ordinaria del traffico necessaria a mezzi di tutti i tipi, compresi i numerosi bus del Cotral.
Che spettacolo!
Il Grillo Sparlante
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