Pronto Soccorso in Agitazione

In stato di agitazione i dipendenti asl al servizio del pronto soccorso.

 

L’azienda sanitaria ha rinviato l’incontro con i sindacati per discutere il pagamento dell’indennità di pronto soccorso.

 

Di qui la decisione 

delle sigle Cgil e Uil funzione pubblica di proclamare lo stato di agitazione. “Siamo davanti ad una vera e propria violazione immotivata di un diritto” spiegano i sindacati. Medici ed infermieri già operano in condizioni di estremo stress e criticità, affrontano situazioni complesse e spesso pericolose pur di garantire il funzionamento del sistema sanitario.

 

L’indennità di Pronto Soccorso è, infatti, un diritto previsto dal contratto nazionale della Sanità per chi lavora nei P. S.. La ASL di Frosinone recependo una disposizione della Regione Lazio ha rinviato a data da destinarsi il previsto incontro del 13 febbraio, determinando il mancato pagamento delle indennità di pronto soccorso dal prossimo mese.

 

“A rendere ancora più illogica la situazione – dicono Cgil e Uil è la giustificazione di subordinare il pagamento dell’indennità al rinnovo del contratto nazionale. Le due vicende sono slegate”.

 

Secondo le sigle sindacali la scelta di vincolare il pagamento dell’indennità al rinnovo sarebbe solo “un tentativo scorretto per mettere pressione ai lavoratori” così da essere spinti ad accettare un rinnovo contrattuale che, sempre secondo i sindacati, prevede salari più bassi del 10% rispetto all’inflazione.

 

Lo stato di agitazione a Frosinone si aggiunge a quello quelli proclamati dalla FP CGIL e UIL FPL nella ASL RM 1 e ASL Viterbo.

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