La Moglie si Prostituisce e Lui Finisce in Carcere

I carabinieri fanno irruzione in casa pensando che il detenuto, ai domiciliari per spaccio, non avesse smesso la sua attività.

 

Invece l’uomo aveva 

trovato un altro metodo per guadagnare soldi in fretta: faceva prostituire la moglie.  Non solo, poiché gli piaceva anche assistere agli incontri, era riuscito ad unire l’utile al dilettevole. Il problema però non era tanto l’attività di favoreggiamento alla prostituzione, tutta da dimostrare, ma proprio il fatto che lui, essendo detenuto non poteva ricevere visite.

 

Il suo avvocato ha tentato di spiegare al giudice che in realtà le “visite” le riceveva la moglie, ma il magistrato non ha voluto sentire ragioni ed il 33enne è finito in carcere. La vicenda ha riguardato un’abitazione di Ferentino.

 

L’uomo, prima di essere arrestato per spaccio gestiva un negozio di ortofrutta. Evidentemente non guadagnava abbastanza, così ha messo su l’attività di spaccio. Poi l’arresto, quindi i domiciliari. Ma lui non si è perso d’animo. Dovendo restare a casa ha pensato bene di far prostituire la moglie.

 

Ha pure inserito un annuncio in un sito d’incontri dove si spiegava che vi era la possibilità anche di una sua partecipazione. In questo caso il prezzo saliva.

 

Quando i carabinieri, deputati al controllo del detenuto, si sono resi conto del viavai di gente che frequentava quell’abitazione hanno subito pensato che l’uomo avesse ricominciato a spacciare.

 

Una volta all’interno però invece della droga o bilancini di precisione, hanno trovato la moglie seminuda con un altro uomo, giocattoli erotici e altro materiale utile per un’attività diversa da quella dello spaccio. 

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