“Non esiste un reato lieve per chi lo subisce.
Noi faremo il possibile per arginare l’azione della criminalità sul territorio”.
Così Pietro Morelli nuovo questore della provincia di Frosinone.
Oggi l’insediamento e la sua presentazione alla stampa. Ha 60 anni Morelli, già Vicario nelle questure di Como e Genova ed ha, dalla sua, un curriculum lunghissimo di cui fanno parte la direzione della squadra mobile a Bologna e a Napoli prima di approdare alla direzione centrale anticrimine.
A lui e alla sua squadra si deve l'arresto di Michele Zagaria, capo del clan dei Casalesi. Morelli, l’uomo giusto per un territorio, quello ciociaro, molto delicato.
Posto tra due province come Roma e Napoli dove la criminalità organizzata è ben strutturata e dove sono numerosi i tentativi di infiltrazione.
“Qui c’è criminalità dormiente? No, solo in apparenza - dice - Con i nostri sistemi investigativi individueremo anche ciò che non si vede”.
Prevenzione prima di tutto e obiettivi certi: “Controllo del territorio, ordine pubblico e lotta alla droga”.
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