Servizi con apparecchiature tecnologiche che non aprono.
Servizi che chiudono. Servizi dismessi da tempo che non ripartono.
Inaugurazione di nuovi servizi che non aprono.
Proprio così, è il caso del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (Spdc) di Sora che è momentaneamente dismesso. Un servizio costato 800 mila euro solo per la messa a norma. Soldi spesi nel 2018, inaugurazione svolta nel 2019 ma al 2024 resta chiuso.
La denuncia arriva dal Ugl Sanità che sottolinea come anche l’Spdc di Frosinone, momentaneamente (?!?) dismesso nel giugno 2023 è ancora chiuso.
C’è poi il servizio di oncologia ad Anagni inaugurato in pompa magna ma ancora inattivo.
Come pure non sembra in funzione l’ambulatorio di Radiologia di Atina da tempo fornito delle relative apparecchiature.
Per non parlare del servizio di radiologia di Ceccano disattivato per dimissione del medico perché lasciato da solo a gestire il servizio. C’è poi il problema delle mansioni.
“Perché - scrive l’Ugl - impegnare il personale con qualifica di operatore socio sanitario in servizi non attinenti alla professione?”. Domande alle quali si dovrebbero dare risposte visto che una sanità che funzioni è un diritto dei cittadini. O No?
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