Sono circa le due del mattino quando il silenzio viene squarciato dalle grida di un giovane che ha assistito alla scena e che chiama i soccorsi al “118” chiedendo l’invio urgente di un’ambulanza, in quanto un uomo perdeva sangue.
Inutile la corsa dei sanitari che, quando sono giunti sul posto, hanno trovato il soggetto già privo di vita e con un foro all’altezza dell’addome.
Immediato anche l’arrivo delle pattuglie delle Aliquote Radiomobili di Pontecorvo (FR) e Cassino (FR) e delle Stazioni di Esperia (FR), Pontecorvo (FR) ed Arce (FR) che, oltre a constatare quanto accaduto, hanno subito messo in sicurezza l’intera area interessata dall’evento sia per tenerla lontana da molti cittadini curiosi accorsi a seguito delle urla sia per consentire alle sezioni rilievi della locale Aliquota Operativa e della sezione rilievi scientifici di Frosinone di procedere a tutte le operazioni del caso.
A quel punto, il quadro si andava delineando via via sempre di più, grazie anche alle numerose tesimonianze raccolte, nonché alle immagini di alcune telecamere presenti in zona, che sono state subito fatte mettere a disposizione degli inquirenti da parte del sindaco, intervenuto anch’egli sul posto.
Proprio dalle attività condotte e dai dati raccolti nell’immediatezza, i sospetti si sono concentrati su un connazionale della vittima, un 34enne residente a Pontecorvo, con piccoli precedenti di polizia, che è stato subito prelevato dalla propria abitazione e condotto presso gli uffici della locale Compagnia per essere interrogato dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Cassino (FR), la dottoressa Chiara Fioranelli che, oltre ad intervenire sul luogo del delitto, ha condotto per tutta la giornata, unitamente ai Carabinieri, una serie di lunghi interrogatori dei testimoni nonchè del presunto autore del crimine.
Grazie alle numerose testimonianze raccolte, nonché agli elementi indiziari emersi, alle ore 18.00 circa si è stretto il cerchio e si è proceduto al fermo di indiziato di delitto di colui che, dai primi approfonditi accertamenti, sarebbe stato il responsabile del fendente letale.
Non sono stati ancora del tutto chiariti i contorni che sono alla base del gesto, tuttora al vaglio degli inquirenti per gli ulteriori approfondimenti, ma, per consentire una ricostruzione più precisa e puntuale di quanto accaduto, e per delineare in modo certo le responsabilità in capo al sospettato, si è proceduto al sequestro dell’auto in uso all’uomo, che si è allontanato dopo il delitto, nonchè di due appartamenti, di cui uno dove risiede il presunto aggressore e l’altro di un terzo soggetto presso il quale sia la vittima sia il suo presunto carnefice erano stati fino a poco prima che si consumasse la tragedia.
Sequestrati anche abiti e telefoni cellulari, mentre sono ancora in corso le ricerche dell’arma con sui sarebbe stato sferrato il fendente letale. Dopo le formalità di rito il fermato veniva associato presso la Casa Circondariale di Cassino.
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