Truffa alle Assicurazioni. Avvocato in Manette

Quattro arresti 40 indagati.

 

Tra questi anche un avvocato.

 

Si tratta 

dell’operazione messa a segno dalla polizia stradale e coordinata dalla procura del capoluogo ciociaro. Riguarda un’organizzazione dedita alla truffa alle assicurazioni. Tra gli arrestati anche un liquidatore assicurativo.

L’ordinanza di custodia cautelare personale ha raggiunto questa mattina sette persone.

 

I reati contestati sono l’associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei delitti di falso, frode assicurativa e ricettazione.

 

Le indagini hanno avuto inizio a seguito di un esposto che segnalava una ramificata attività illecita finalizzata all’ottenimento di indebiti risarcimenti assicurativi, legati al settore dell’infortunistica stradale, mediante utilizzo di false certificazioni mediche che attestavano lesioni inesistenti riportate dai protagonisti dei sinistri stradali. Una lunga serie di risarcimenti, derivanti da incidenti stradali, ottenuti fraudolentemente tramite uno studio legale che faceva capo ad un noto avvocato del capoluogo deceduto lo scorso anno.

Come funzionava? Con l’impiego di società fittizie, operanti nel settore dell’infortunistica stradale e in quello delle cure riabilitative post traumatiche.

 

In tal modo la “fabbrica del falso” produceva certificazioni mediche ortopediche, attestanti lesioni inesistenti e ricevute per cure fisioterapiche, in realtà mai operate.

 

Grazie alle false certificazioni si ottenevano i risarcimenti dalle assicurazioni. Alcuni incidenti erano davvero avvenuti ma con conseguenze molto più lievi di quelle indennizzate dalle compagnie assicuratrici. In taluni casi addirittura aggiungendo il coinvolgimento di altre persone non effettivamente implicate nei sinistri.

 

Risarcimenti sui Conti Correnti

I risarcimenti ottenuti venivano fatti confluire su conti correnti, accesi pressi istituti di credito ed intestati a soggetti prestanome. Gli stessi membri dell’organizzazione, tutti ex collaboratori dell’avvocato deceduto, assumevano ruoli diversi nelle vicende, talvolta come falsi testimoni o protagonisti di sinistri mai avvenuti, proseguendo la lucrosa attività illecita anche dopo la morte del professionista. Con tali modalità delittuose, iniziate fin dal 2019, il sodalizio ha realizzato profitti per alcune centinaia di migliaia di euro ai danni delle compagnie di assicurazione, sfruttandole come una sorta di bancomat da cui attingere liquidità all’occorrenza. 

 

Le assicurazioni danneggiate hanno presentato querela su tali eventi alle autorità competenti. All’esito dell’attività investigativa è stata eseguita l’ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di 7 persone, 4 agli arresti domiciliari e 2 all’obbligo di presentazione alla P.G. ed una destinataria della misura interdittiva per nove mesi del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche e di impresa.

 

Tra le persone arrestate figurano un avvocato del foro di Frosinone ed un funzionario liquidatore di una nota compagnia assicuratrice, peraltro già sospeso dal servizio su iniziativa dell’azienda per la quale lavorava.

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