Revoca definitiva dell’autorizzazione per somministrare alimenti e bevande.
Il provvedimento riguarda un esercizio pubblico
di Ceprano. Si tratta della chiusura della struttura e l’impossibilità, da parte del titolare, di conseguire nuovamente il titolo abilitativo. Il provvedimento, emesso dopo un’accurata istruttoria della Divisione Amministrativa e di Sicurezza della Questura, è stato notificato dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Ceprano nella giornata di ieri 25 giugno.
Nei confronti del locale erano già stati adottati, precedentemente, tre provvedimenti tra il 2020 ed il 2021, il cui gestore di allora era persona gravata da precedenti di polizia e risultava essere anche sottoposta alla misura preventiva dell’Avviso orale, perché ritenuta persona socialmente pericolosa.
Vista la situazione, l’uomo aveva cercato di “aggirare” l’ostacolo normativo inserendo un proprio congiunto come legale rappresentante della società, con il chiaro intento di eludere la legge. Non aveva considerato però, che la variazione societaria non determina automaticamente la trasformazione della titolarità della licenza di polizia, collegata alla SCIA, il cui titolare di fatto resta invariato.
Pertanto l'avvicendamento nella gestione non ha di fatto apportato alcun cambiamento effettivo. Tra l’altro l’esercizio ha continuato ad essere ritrovo abituale di pregiudicati e persone pericolose, teatro di gravi episodi di violenza ai danni degli avventori, con grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Di qui il provvedimento di chiusura definita emesso dal questore.
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