L’ennesima aggressione in carcere ha impedito che due detenuti fossero portati in tribunale.
L’aggressione è
avvenuta proprio durante il tentativo di trasferire dei detenuti, in alcuni tribunali. Due di loro, in modo separato avrebbero inscenato problemi danneggiando l’interno del mezzo e colpendo un agente che tentava di riportarlo alla calma.
A questo punto le traduzioni sono state annullate ed i detenuti sono stati riportati all’interno della Casa Circondariale. Qui è poi partita la protesta di altri detenuti presenti in quel reparto. Questi hanno messo in seria difficoltà gli agenti operanti.
Sulla ennesima vicenda di violenza è intervenuto Angelo Vittiglio (in foto) segretario provinciale USPP Frosinone:
"La situazione è veramente preoccupante. Detenuti pronti ad incendiare le suppellettili, ad aggredire gli agenti che tentano di trasferirli.
Il carcere di Frosinone – prosegue Vittiglio – ospita oltre 600 detenuti di cui in maggioranza autori di altri atti violenti che si stanno consumando da giorni a Frosinone, risse continue, celle detentive messe a fuoco, aggressioni verbali e fisiche al personale della Polizia Penitenziaria.
Questi sono detenuti che poi vengono tradotti in altri istituti che per motivi di opportunità l’amministrazione penitenziaria continua a spostare da un carcere all’altro senza alcun beneficio ma solo per stemperare il momento che si sta vivendo all’interno delle nostre carceri laziali abruzzesi e molisane essendo competente lo stesso Provveditorato di Roma nella loro gestione complessiva”.
Gli agenti sono in Stato di Agitazione da mesi con una manifestazione fatta in ogni provincia e chiedono ora anche ai rispettivi Prefetti di interessarsi e di intervenire con urgenza.
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