Picchia la madre e la costringe a prostituirsi.
Gli servono i soldi per la droga e per ottenerli per lui tutto è lecito.
Il giudice però la pensa diversamente e
lo condanna a tre anni di carcere. Lui è un giovane 26enne di Ferentino, tossicodipendente. Per ottenere la droga non solo era solito picchiare la madre per farsi dare i soldi, ma quando lei gli diceva di non averne la costringeva a prostituirsi.
Era proprio lui ad avvicinare gli anziani della zona e ad offrire la madre, a volte anche solo per dieci euro. Quando gli hanno ritirato la patente costringeva la donna a portarlo in auto a Frosinone per acquistare lo stupefacente.
La donna di 55 anni doveva sopportare anche le riunioni di tossici nella sua abitazione. Momenti drammatici in cui venivano distrutti mobili e suppellettili. Alla fine lo ha denunciato.
Il 26enne è stato dapprima allontanato da casa ma, nonostante il divieto di avvicinamento, continuava a vessare la genitrice. Ora la sentenza del tribunale di Frosinone che lo condanna al carcere. Vi rimarrà per tre anni e tre mesi.
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