Una corona al monumento dei caduti.
Poi il discorso che ha fatto vibrare gli animi dei cassinati e di tutta la provincia devastata più di ogni altra dalla tragedia della Seconda guerra mondiale.
Il Capo dello Stato, in visita ufficiale a Cassino, parla di barbarie, della volontà di annullare il nemico senza fermarsi a considerare le innumerevoli vittime civili. “Cassino, il suo territorio e le popolazioni – dice Mattarella - sono tragicamente entrate nell’elenco dei martiri d’Europa.
Gli storici ci consegnano un numero così alto da essere terrificante di migliaia e migliaia di vittime delle diverse armate, della popolazione civile, degli abitanti di questa città, di questo territorio. Come conseguenza dei 129 giorni dei combattimenti qui avvenuti. I cimiteri civili e quelli dedicati ai combattenti fanno qui corona e ammoniscono, una tragedia di dimensioni spaventose.
In questa terra avvennero scontri tra i più cruenti e devastanti e, mentre un sentimento di pietà si eleva verso i morti, verso le vittime civili, non può che sorgere al contempo un moto di ripulsa da parte di tutte le coscienze per la distruzione di un territorio e delle sue risorse.
Per l’annientamento delle famiglie che lo abitavano nel perseguimento della cieca logica della guerra, quella della volontà di ridurre al nulla il nemico senza nessun rispetto delle vittime innocenti.
Lutti e sofferenze pagate in larga misura dalla incolpevole popolazione civile. A partire da quel funesto bombardamento del 15 febbraio contro l’abbazia nella quale coi monaci perirono famiglie sfollate, tante persone che si erano rifugiate contando sulla immunità dell’edificio religioso espressione di alta cultura universalmente riconosciuto. Ma la guerra non sa arrestarsi sulla soglia della barbarie”.
Scrivi commento