Nessuna scarcerazione per Roberto e Mattia Toson.
Padre e figlio accusati dell’omicidio del 19enne Thomas Bricca di Alatri non potranno lasciare il carcere di Rebibbia dove sono attualmente detenuti.
I loro avvocati, infatti, aveva fatto istanza di scarcerazione presso il tribunale del riesame ma la richiesta è stata rigettata. Una richiesta basata sulle incongruenze dei testimoni: Con quale mano avrebbe sparato l’assassino ed il colore del casco indossato. Alcuni avrebbero detto nero, mentre dalle immagini delle telecamere è risultato bianco.
Ma il tribunale ha ritenuto che quell’errore non inficerebbe la testimonianza trattandosi di una zona buia ed i fatti accaduti dopo il tramonto. I giudici del riesame hanno quindi confermato la validità dell’impianto accusatorio della procura. Di conseguenza valida anche la custodia cautelare in carcere. Mattia e Roberto Toson, assenti anche alla seconda udienza del processo in corte d’assise, restando quindi reclusi.
Proprio nell’udienza scorsa ha reso testimonianza Omar Houdi il giovane marocchino amico di Thomas, ritenuto il vero obiettivo dell’agguato. Omar avrebbe riferito come lo stesso Mattia, già in precedenza, aveva minacciato altri suoi amici con una pistola. L’arma del delitto, ricordiamo, non è però mai stata trovata dagli inquirenti. Si tornerà in aula il prossimo cinque aprile.
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