Full Cash Back la banca si dichiara estranea ai fatti e azzera i vertici coinvolti nell’inchiesta di polizia e guardia di finanza.
Nell’ultima riunione del 8 febbraio scorso infatti il cda fa sospeso dalle funzioni,
con effetto immediato, il Responsabile dell’esecutivo aziendale e il Funzionario si tratta delle due persone indagate oltre all’amministratore delegato Rinaldo Scaccia. Quest’ultimo avrebbe presentato le sue dimissioni di conseguenza nessuna altro funzionario indagato è ancora presente nell’istituto di credito.
La banca popolare del frusinate si è anche rivolta ad un legale per essere rappresentata come parte civile
nell’inchiesta. Ciò per tutelare l’immagine e la reputazione della banca, nonché per esercitare i relativi diritti.
È sempre la Bpf che precisa: “Le operazioni di finanziamento oggetto d’indagine sono state poste in essere nel rispetto del regolamento crediti, del rapporto rata/reddito, del rapporto valore dell’immobile/importo erogato e in genere degli indici e degli indicatori della Vigilanza. I finanziamenti risultano adeguatamente presidiati da congrue garanzie e, dall’apertura dei rapporti ad oggi sono in regolare ammortamento”.
Insomma i correnti ed i soci possono stare tranquilli: “La Banca Popolare del Frusinate è una realtà presente sul territorio ciociaro e laziale da oltre 30 anni, gode della fiducia di 1.500 Soci oltre che di 30.000 Clienti, che hanno investito e creduto in questa iniziativa imprenditoriale.
Essa può contare sulla dedizione e sulla fedeltà di 86 dipendenti, totalmente estranei all’indagine in questione, che quotidianamente si prodigano per rendere sempre migliori i servizi offerti alla clientela, e che certamente non meritano di essere accostati a condotte illecite”.
Scrivi commento