Due dei sette hanno risposto alle domande del magistrato gli altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Parliamo dell’inchiesta che ha coinvolto la banca popolare del frusinate.
Dopo gli interrogatori dei due imprenditori finiti in carcere oggi è stata la volta delle altre persone indagate che sono state ristrette ai domiciliari. Parliamo di dell’amministratore delegato della Bpf Rinaldo Scaccia, questi ha deciso di restare in silenzio così come hanno fatto Paolo Baldassarra, Gennaro Cicatiello, il notaio Roberto Labate e Lino Lunghi.
Scaccia, secondo il suo avvocato avrebbe deciso di riflettere prima di rispondere a tutti gli addebiti che gli sono stati contestati. Ha accettato invece di rispondere alle domande l’ex responsabile dell’ufficio corporate della Bpf Luca Lazzari. Questi avrebbe affermato che tutte le operazioni da lui portate a termine erano regolari.
A respingere tutti gli addebiti l’altro Notaio Federico Labate il quale si era preparato dapprima una dichiarazione spontanea poi però ha deciso di rispondere a tutte le domande del giudice dichiarandosi estraneo ai fatti contestati.
Scrivi commento