Usura, estorsione ed esercizio abusivo dell’attività creditizia.
Maxi sequestro nei confronti di un imprenditore di Cassino.
La guardia di finanza gli ha sequestrato, al
fine della confisca tre milioni di euro, tra beni mobili e immobili. Già a gennaio scorso il Gip lo aveva messo ai domiciliari e gli aveva sequestrato alcuni conti correnti. Poi è arrivata la sentenza di condanna a quattro e due mesi di reclusione.
Secondo l’accusa, l’imprenditore, prestava soldi a colleghi ed esercenti della zona mesi in ginocchio a causa della pandemia. Prestiti a tassi usurai.
Di qui il sequestro dei beni provento di attività delittuosa: nove locali commerciali, otto appartamenti, sei locali ad uso garage e/o deposito, cinque terreni, due autovetture, tre attività commerciali di prodotti ittici, della ristorazione, di attività ricettiva e di locazione immobiliare.
Sotto sequestro pure disponibilità finanziarie per circa 345 mila euro.
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