Vietava alla moglie di usare la lavatrice e l'acqua per potersi lavare.
Le diceva che era una nullità e
una parassita che campava con i suoi soldi. Questi i motivi che hanno portato il giudice per le udienze preliminari a rinviare a giudizio per il reato di maltrattamenti un sessantenne di Alatri. La donna, una casalinga molto più giovane del marito, madre di una bambina di 13 anni, per amore della figlia, aveva sopportato ogni tipo di sopruso e di angheria.
L'ultima volta che l'aveva aggredita con calci e spintoni però non ce l'ha fatta più ed ha chiesto aiuto al centro antiviolenza "spazio Ascolto Osa". L'avvocato Sonia Sirizzotti, che opera in quella struttura, si è subito adoperata per accompagnare madre e figlia in un rifugio protetto. La donna ha raccontato agli operatori che il marito la trattava come fosse una schiava. Guai a disobbedire.
Se per esempio si fosse rifiutata di avere rapporti sessuali sarebbero state botte a non finire. L'intenzione dell'uomo era quello di tenere la figlia alla quale era molto legato e cacciare però la madre di casa. Invece la donna è uscita da quella abitazione portando proprio la figlia. Il processo si terrà nei prossimi giorni.
Scrivi commento