Quando i ragazzi hanno preso la capretta e caricata su una carriola l'animale era già morto.
Questa la testimonianza di alcuni clienti dell'agriturismo.
Avrebbero visto la bestiola
senza vita davanti al locale. Una testimonianza che, se supportata dalle risultanze investigative, alleggerirebbe non poco la posizione dei cinque indagati (un sedicenne e cinque maggiorenni) che debbono rispondere dell'uccisione della capretta… Al momento nella lente della procura sarebbe finito anche il proprietario dell'agriturismo sospettato di aver omesso il decesso per ottenere il risarcimento del danno.
A questo da aggiungere che sarebbe stato molto sconveniente per l'immagine del locale sapere che nei pressi della struttura si trovava una bestiola morta.
"Ovviamente noi difensori - ha dichiarato l'avvocato Giampiero Vellucci che, insieme a Filippo Misserville, Daniele Natalia e Francesca Ruggeri, difendono i cinque indagati - non abbiamo la possibilità di avere copia degli atti in quanto le indagini non sono ancora concluse, ma i nostri assistiti hanno sempre negato di aver ucciso la capretta ribadendo che l'avevano già trovata morta.
Aspettiamo con fiducia la chiusura dell'inchiesta sia presso la procura di Roma che a Frosinone, nella certezza che quanto da noi dichiarato trovi conforto nelle indagini". A far scattare la denuncia il 28 agosto scorso, era stato proprio il titolare dell'agriturismo. Ciò a seguito di due video diventati virali sul web che riprendevano alcuni ragazzi mentre prendevano a calci l'animale.
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