Festeggiato il Ritorno a Casa di Marco Pannone

È tornato a casa il giovane di Fondi che fu ridotto in fin di vita da una violenta aggressione a Londra. 

 

Ora è in famiglia dopo la lunga degenza al Gemelli di Roma. 

 

Dieci mesi fa era in condizioni disperate.

 I medici dell’ospedale londinese hanno fatto di tutto per salvargli la vita. Operato alla testa poi in coma. Poi il lento recupero ed il trasferimento al Gemelli di Roma. Fino al 18 ottobre scorso quando il giovane fondano è stato dimesso dal reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica del Policlinico capitolino. 

Il trasferimento nella sua casa di famiglia è avvenuto a bordo di un'ambulanza attrezzata, in compagnia della mamma Enza sempre presente con lui fin dal giorno dell'aggressione, così come dal papà Giuseppe e dalla sorella Veronica. 

 

Ad accogliere mamma e figlio, tutti i familiari che lo hanno finalmente riabbracciato e organizzato una festa per il suo ritorno tra le mura domestiche. 

 

Ma il "calvario" non è finito, Marco avrà ancora bisogno di cure fisioterapiche per recuperare del tutto l'autonomia perduta. 

 

I familiari hanno voluto esprimere sentimenti di gratitudine per tutti coloro chen hanno partecipato alla raccolta promossa dall'Associazione Pro Loco Fondi Aps, grazie anche ai salvadanai distribuiti dai giovani dell'Associazione "Utopia". Sono stati raccolti quasi i ventimila euro. 

"Ringrazio il governo italiano - ha detto Enza la mamma del giovane - il Ministero degli Esteri, il consolato e l'ambasciata italiana.

 

Soprattutto il senatore Claudio Fazzone che si è prodigato fin dall'inizio interessandosi per la soluzione del nostro dramma, fino a questo felice epilogo.

 

Il mio cuore è colmo di gioia. Così come tutti i medici e i sanitari dei due ospedali di Londra e di Roma per quanto hanno fatto.

 

Il Policlinico Gemelli continua a seguire la riabilitazione di Marco e ne siamo infinitamente grati".

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