Gli agenti della stradale fermano due persone su una Fiat Panda.
Al controllo risulta che entrambi annoverano precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio.
In particolare il
conducente dell’autovettura ha in atto l’obbligo di dimora nel comune di Napoli e la presentazione alla Polizia Giudiziaria. A questo punto gli agenti procedono alla perquisizione del veicolo e dei suoi due occupanti. Rinvenuta la somma di 1620 euro, mentre nelle parti intime venivano trovati numerosi preziosi.
Sicuri dell’ennesima truffa agli anziani, gli agenti hanno effettuato ulteriori accertamenti, che grazie anche alla collaborazione dei colleghi della Squadra Mobile de L’Aquila, hanno dato conferma alle loro intuizioni.
Sempre la solita storia, la signora riceve una telefonata da parte di un uomo che, spacciandosi per suo nipote le chiede di consegnare ad un suo amico (che si stava già recando presso la sua abitazione) una somma di denaro che gli avrebbe permesso di evitare una denuncia.
La donna, pur di evitare guai al proprio nipote, consegna denaro e gioielli fino a raggiungere la somma richiesta. I due truffatori sono stati arrestati e tradotti nel carcere di Cassino. Uno dei due fermati è stato riconosciuto dalla vittima come quello che aveva preso in consegna i valori.
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