Quattro albanesi in manette.
Erano loro a gestire il traffico di stupefacenti
tra Sora ed Isola del Liri anche se i capi dell’organizzazione risiedevano nel capoluogo.
Padre e figlio avevano messo in piedi un sistema di comunicazione molto semplice, quasi rudimentale, ma efficace: i contatti con i clienti avvenivano mediante l’utilizzo di telefoni dedicati alle comunicazioni per lo spaccio con utenze intestate a soggetti dalle generalità fittizie e quindi in alcun modo riconducibili formalmente ai correi.
Le comunicazioni erano già concordate e quindi non c’erano conversazioni ma solo degli squilli di segnalazione e conferma dell’arrivo degli spacciatori ad Isola del Liri. Questa mattina è partito il blitz dei carabinieri.
Proprio l’analisi dei contatti telefonici, acquisiti su due cellulari trovati in casa, ha consentito di ricostruire collegamenti e frequentazioni di persone già note agli investigatori quali essere dediti all’uso di sostanze stupefacenti ad Isola del Liri e comuni limitrofi. Scoperti anche un legame con altri albanesi residenti sul territorio di Isola del Liri dediti anch’essi allo spaccio di Cocaina, divenuti poi indagati in concorso, tra l’altro alcuni legati da vincolo di parentela.
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