È arrivata da Taranto la telefonata che le ha salvato la vita.
Alle 22,35 alla Centrale Operativa dei Carabinieri ha chiamato una donna molto agitata.
È stata lei ad avvisare i
militari di Sora di quanto stava per accadere. Una sua amica, conosciuta attraverso i social e in realtà mai incontrata, le aveva raccontato di un suo grave malessere. In una lunga telefonata interrotta poco prima, aveva vissuto in diretta l’avvelenamento della donna che aveva ingerito non si sa quanti e quali farmaci al fine di togliersi la vita.
Non la conosceva personalmente, ne conosceva il nome ed il numero di telefono. Ha raccontato all’operatore che nelle conversazioni degli ultimi giorni la donna le aveva raccontato che al suo paese si era tenuta una manifestazione molto importante con costumi caratteristici. Immediatamente il pensiero dell’operatore della Centrale si è orientato sul Comune di Arpino, dove è andata in scena pochi giorni fa la 52a edizione del “Gonfalone”.
Così è stato contattato il Comandante della Stazione di Arpino il quale, acquisendo tutti gli elementi in possesso del collega, è riuscito a ipotizzare chi potesse essere la donna, combinando le informazioni con la conoscenza delle vicende del territorio. Ha così effettuato un tentativo indicando alla Centrale Operativa l’indirizzo dove inviare la pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile che, già in circuito, era coinvolta nelle ricerche. Lo stesso Comandante della Stazione ed un suo collaboratore hanno velocemente raggiunto il posto dove però non sono riusciti a trovare la donna a cui si pensava.
Hanno però trovato un familiare da cui hanno saputo che si era trasferita a Isola del Liri, in un posto conosciuto ma di cui non sapevano indicare l’indirizzo. È stato ovvio, quindi, chiedere all’uomo di accompagnarli sul luogo che conosceva dove, quindi, le due pattuglie sono arrivate. Appena giunti la donna è stata trovata nel pianerottolo di casa, ancora lucida ma chiaramente in uno stato di forte agitazione.
Al Luogotenente comandante di Stazione, che conosceva, nell’attesa dell’arrivo dell’ambulanza immediatamente richiesta dai Carabinieri, ha raccontato il suo malessere per poi mostrare le numerose confezioni di farmaci, anche psicofarmaci, che aveva ingerito. I Carabinieri le hanno tenute da parte e mostrate al personale sanitario appena sopraggiunto. Intanto all’interno dell’abitazione altre confezioni di farmaci vuote e gettate in terra sono state recuperate ed anche queste poste all’attenzione del medico e del personale infermieristico intervenuto.
La donna è stata immediatamente portata al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Sora dove è stata sottoposta alle prime cure d’urgenza e dove si trova tuttora ricoverata. Non è più in pericolo di vita. Nei prossimi giorni sarà sottoposta ad ulteriori accertamenti. La situazione è seguita dai Carabinieri e dai servizi di Sostegno alla Persona intercomunali dell’Aipes di Sora.
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