"La pensione? Ci Penso io. Ho gli agganci giusti"
Anziano ipovedente truffato dalla sua collaboratrice domestica.
I fatti
risalgono a qualche tempo fa quando l'uomo di 86 anni e con difficoltà a deambulare aveva presentato all'Inps la domanda di adeguamento della sua pensione.
La collaboratrice domestica (una 53enne di Ceccano) , millantando all'interno dell'istituto di previdenza sociale conoscenze che "contano", aveva convinto il pensionato a versarle del denaro che sarebbe servito per fare delle regalie a coloro che si sarebbero dovuti interessare del caso.
Ebbene nel giro di qualche mese l'uomo aveva sborsato circa cinquemila euro. Per rendere più credibile il fatto di avere agganci con persone che contano, la donna aveva messo il disabile in contatto telefonico proprio con una persona che avrebbe dovuto fare da tramite.
Non sapeva l'anziano che quel soggetto con cui aveva parlato al telefono non era altro che l’uomo con il quale la collaboratrice domestica aveva intrecciato una relazione sentimentale e concertato la truffa. L'imbroglio è stato scoperto dai familiari del pensionato che hanno fatto scattare la denuncia.
Quest'ultima adesso, insieme al suo convivente, è finita sotto processo per truffa, aggravata dal fatto di averla consumata ai danni di un disabile impossibilitato a difendersi.
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