Si getta in piscina batte la testa e rimane paralizzato.
Muore tre anni dopo.
Ora i familiari hanno chiesto un milione e mezzo di risarcimento danni.
La vicenda risale a sei anni fa quando un ristoratore di 30 anni dopo essersi tuffato in una piscina privata a Pofi aveva battuto violentemente la testa. Purtroppo le conseguenze di quella caduta erano state nefaste. L’uomo, infatti, a seguito di dell'incidente era rimasto paralizzato.
Per tre anni il trentenne era stato curato con amore ed affetto dai suoi cari. Ma nonostante tutte le cure il suo cuore alla fine ha ceduto. I familiari convinti che la causa di quel decesso fosse ascrivibile a quella caduta in piscina hanno intentato una causa civile.
Al momento si stanno analizzando tutti i dispositivi di sicurezza che erano stati installati nella piscina. Si sta verificando se la struttura fosse conforme in fatto di profondità a quelle che sono le disposizioni di legge. I proprietari della piscina sono rappresentati dagli avvocati Enrico Pavia e Pietro Polidori.
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