Non conoscevano l'italiano.
Questo è il motivo per il quale il gup ha prosciolto 18 stranieri accusati di aver percepito il reddito di cittadinanza.
Si tratta di extracomunitari provenienti dalla Nigeria e dal Bangladesh. L'avvocato difensore Roberta Di Marino ha sostenuto davanti al giudice per le udienze preliminari che l'errore non era stato dei suoi assistiti ma bensì del CAF che aveva redatto la domanda pur sapendo che gli stranieri non avevano i requisiti per il beneficio in quanto non risiedevano in Italia da almeno dieci anni.
Per quanto riguarda la normativa sulla riscossione del reddito di cittadinanza la legge parla chiaro. Gli stranieri possono usufruire di questo sussidio erogato dallo Stato soltanto se sono residenti sul territorio italiano da almeno 10 anni.
A seguito degli elementi portati in aula da parte del difensore e giudice ha deciso di prosciogliere tutti gli imputati per non aver commesso il fatto.
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