Accoltellamento in un ristorante di Torrice.
Spuntano i dubbi sull'arma che avrebbe ferito i tre avventori.
L'avvocato difensore ha
sollevato ieri mattina davanti al gup alcune eccezioni che hanno appunto riguardato l’arma utilizzata per colpire ii tre clienti del locale. La questione riguarda la premeditazione. Secondo l’avvocato Vellucci si tratta di un aspetto molto importante in quanto, se il suo assistito ha utilizzato un coltello trovato su un tavolo, verrebbe a cadere la premeditazione.
Viceversa se invece portava con sé l'arma da taglio la posizione del 55enne si aggraverebbe. A seguito di tali contestazioni l'udienza è stata rinviata al prossimo 22 novembre. La vicenda come si ricorderà risale all'estate del 2020 quando il 55enne si trovava all’interno di un ristorante a Torrice. Il baccano che stavano facendo i suoi vicini di tavolo, che stavano festeggiando un compleanno, lo avevano infastidito.
Così aveva chiesto loro di abbassare i toni. Ma siccome gli avventori avevano continuato a cantare e a ridere a squarciagola il dentista molto adirato, aveva cominciato a discutere con loro. È stato a quel punto che, in un impeto d'ira, l'odontoiatra li aveva feriti con un'arma da taglio.
Uno di questi trasportati in ospedale era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico e i medici avevano dovuto praticargli 120 punti di sutura. Le tre persone ferite nell’aggressione, che si sono costituite parte civile, sono rappresentate dall’avvocato Roberto Capobianco.
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