La Polizia di Stato di Frosinone sta dando esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali.
Riguardano appartenenti ad una famiglia Sinti del sorano che dovranno rispondere, in concorso tra loro, della commissione dei reati di usura, estorsione e minacce.
Due le custodie cautelari in carcere, un divieto di dimora in quattro regioni del centro Italia, un divieto di dimora nel comune di Sora.
Dalle prime luci dell’alba, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Frosinone coordinati dalla Procura della Repubblica di Cassino, stanno dando esecuzione a quattro misure cautelari personali emesse dal GIP del Tribunale di Cassino nei confronti di quattro soggetti, due uomini e due donne, appartenenti tutti ad una famiglia Sinti residente a Sora, attiva nel settore dell’usura e dell’estorsione.
Nel corso dell’operazione la Polizia di Stato sta eseguendo anche le perquisizioni domiciliari, con l’ausilio di unità cinofile della Polizia di Stato.
Le indagini hanno acceso i riflettori su un articolato sistema nella cui rete è caduto uno stimato professionista che, trovatosi improvvisamente in uno stato di grave difficoltà economica, su consiglio di un conoscente, si era rivolto ad un membro della famiglia Sinti che a fronte di un prestito iniziale di 3000 euro gli aveva fatto restituire, nel corso di diversi anni, oltre 70 mila euro.
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