Tre imprenditori indagati.
Un intero immobile sequestrato.
L’operazione che porta la firma della guardia di finanza si è svolta a
Cassino dove è stato disposto il sequestro per abuso edilizio di un edificio del valore di 26 milioni di euro. Sotto sequestro anche conti bancari per un totale di tre milioni di euro. I tre imprenditori sono accusati di istigazione alla corruzione, peculato e autoriciclaggio, nonché di truffa, abusivismo edilizio e indebita percezione di erogazione pubbliche derivanti dal cosiddetto "sisma bonus acquisti".
Il reato di istigazione alla corruzione avrebbe riguardato un consigliere di maggioranza del Comune di Cassino. Questi, quando rivestiva la carica di presidente della commissione consiliare lavori pubblici, sarebbe stato avvicinato al fine di far vincere ad una determinata società la gara per l’efficientamento energetico del comune.
L’accusa di abuso edilizio riguarda invece la costruzione di un complesso immobiliare al centro di cassino. Qui i lavori di abbattimento e di ricostruzione sarebbero iniziati già nel 2014. Gli indagati avrebbero invece dichiarato che il permesso a costruire era stato rilasciato nel marzo 2017. Per vendere gli immobili poi, agli acquirenti è stato riferito di poter usufruire del bonus cosiddetto "sisma bonus acquisiti".
In pratica uno sconto in fattura di 96 mila euro. Contestato anche il reato di autoriciclaggio. Parte del denaro sarebbe stata trasferita su conti correnti di altre società. Ciò al fine di ostacolarne le indagini sulla provenienza illecita.
Il Gip ha quindi disposto il sequestro dell'intero complesso immobiliare del valore di circa 26 milioni di euro, costituito da 71 appartamenti, 22 locali commerciali e 63 garage/ magazzini.
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