Alla fine sono finiti in manette i fratelli dello spaccio.
Si tratta di un 37enne ed un 41enne, residenti in un comune della Valle del Comino, già noti alle Forze dell’Ordine.
Tutto ha avuto inizio quando il più giovane dei fratelli, fermo a bordo della sua auto, nel Comune di Vicalvi, in attesa di iniziare la sua giornata di spaccio, non si aspettava che al posto dei primi clienti, a fargli visita, erano propri i Carabinieri.
Nella perquisizione rinvenuti un pezzo di hashish del peso di 13 grammi messo sottovuoto e 4 “palline” termosaldate contenente cocaina del grammo totale di 2,5, pronti per lo spaccio e materiale vario per il confezionamento.
Da qui è partita poi la perquisitone domiciliare presso due distinte abitazioni che il 37enne frequentava, ovvero ad Atina e in Gallinaro.
Proprio in quest’ultima, usata in condivisone dai propri genitori, estranei ai fatti, e dal fratello maggiore, che veniva rinvenuto 1 kg di hashish, suddiviso in panetti e imbustati sottovuoto e circa 50 grammi di cocaina e la somma in contanti di 1150 euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
Vi erano anche alcuni libri mastri dove erano annotati cifre e date. Il materiale rinvenuto era ben nascosto nelle camere da letto dei due fratelli. Rinvenuto anche tutto il materiale usato per il confezionamento ed anche due proiettili per armi comuni da sparo cal. 7,62.
Al termine delle operazioni i due fratelli sono stati sottoposti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre, la sostanza stupefacente, il danaro, il materiale per la suddivisione in dosi, alcuni cellulari e i proiettili sottoposti a sequestro, il tutto al vaglio della magistratura inquirente.
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