Sfruttamento di lavoratori clandestini.
Questa l'accusa per il titolare di una ditta di trasporti.
L'uomo è finito sotto processo.
Si tratta di un 60enne imprenditore di Alatri. I fatti risalgono a qualche tempo fa quando nella sua azienda aveva assunto quattro albanesi senza regolare permesso di soggiorno. Agli stranieri aveva assicurato un contratto a tempo indeterminato.
In questo modo loro, così come previsto dalla legge, avrebbero potuto testare sul territorio italiano. Gli extracomunitari non avevano nemmeno protestato per lo stipendio, di gran lunga inferiore a quello previsto dalle tabelle. Sapere di avere un contratto regolare significava non essere più dei clandestini.
Ma quando dopo circa un anno si sono visti notificare un ordine di allontanamento dall'Italia perché non in regola con le normative vigenti hanno capito che il datore di lavoro non aveva affatto regolarizzato la loro posizione.
A quel punto gli stranieri si sono rivolti all'avvocato Pietro Polidori per sfruttamento di lavoratori clandestini. L'imprenditore al termine delle indagini è finito sotto processo. Gli stranieri hanno preannunciato che si costituiranno parte civile.
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