Lei va con l’amante.
Concepisce una bambina e fa credere al marito che lui sia il padre.
Così almeno l’ha
raccontata lui, un imprenditore di 50 anni, che ha chiesto alla moglie un risarcimento di 150 mila euro.
La coniuge, invece, ha sempre respinto le accuse infamanti e, per questo, ha chiesto la separazione: non poteva accettare di stare con una persona che l'aveva trattata come una poco di buono dicendole che l'aveva tradito.
I due sono finiti in causa e nei giorni scorsi è stata emessa la sentenza. Il giudice, non solo ha rigettato la richiesta dell'imprenditore, ma lo ha condannato a diecimila euro di spese processuali.
Secondo il magistrato, infatti, non era sufficiente portare sul banco dei testimoni delle persone che avevano dichiarato di aver visto la signora parlare con la persona indicata come il padre biologico della figlia. Quella non costituiva una prova.
Grande invece la soddisfazione dell'avvocato Claudia Fiorini che difendeva la donna accusata di essere una fedifraga. La figlia, che oggi ha 23 anni, è invece completamente ignara del fatto che i genitori si stiano facendo la guerra a causa sua.
Ci si chiede comunque per quale motivo l'uomo non abbia richiesto l'esame del Dna, l'unico modo che avrebbe potuto dissipare ogni dubbio sulla paternità.
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cinico (venerdì, 10 marzo 2023 12:54)
Manco a Beautiful...