Una 500 X sull’autostrada A/1 che procede ad alta velocità, con due persone a bordo, un uomo ed una donna.
La pattuglia della polizia la insegue. Riesce a far fermare l’auto. I due,
al controllo sono nervosi. Danno versioni discordanti sul loro viaggio. Gli agenti verificano, hanno precedenti. Comincia la perquisizione durante la quale la donna tenta di disfarsi di una busta di cellophane.
All’interno numerosi monili in oro, mentre indosso all’uomo oltre a vari preziosi rinvenuti 800 euro in contanti. Gli accertamenti ulteriori successivi svelano l’arcano. Si tratta di due truffatori che avevano messo a segno l’ennesimo colpo ai danni di una signora anziana.
Uno si era finto maresciallo dei carabinieri ed ha avvisato la donna che il figlio aveva provocato un sinistro stradale, e che sarebbe stato denunciato con la sospensione della patente. Pagando però, tutto si sarebbe risolto per il meglio e che, a prelevare la somma ci avrebbe pensato una certa “Maria” persona di sua fiducia.
Infatti poco dopo “Maria” si recava a casa della malcapitata che in stato di agitazione ed ansia ha consegnato oltre al denaro anche oggetti in oro ed il bancomat con il relativo Pin. I due sono stati arrestati. Refurtiva riconsegnata alla povera vittima.
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