Delitto di Thomas c’è un indagato. Si tratta di uno dei fratelli Toson.
Uno dei due ragazzi che si erano presentati alla caserma dei carabinieri e che avevano dichiarato la loro innocenza.
La posizione di Mattia Toson si è però aggravata subito dopo i rilievi del Ris, il reparto di investigazione scientifica dei carabinieri. Proprio la relazione degli investigatori ha convinto il magistrato inquirente ad iscrivere il nome di Mattia Toson sul registro degli indagati.
Domani mattina il ragazzo, che già dalle prime battute era finito nel mirino degli investigatori insieme al fratello, dovrà comparire in procura per essere interrogato. Ad accompagnarlo sarà il suo avvocato, Angelo Testa. I familiari di Thomas, come si sa, si sono invece rivolti al legale Marilena Colagiacomo.
Intanto anche i familiari di Marco Vannini, deceduto a causa di un macabro incidente a casa della fidanzata, si sono stretti intorno ai genitori di Thomas per mostrare tutta la loro solidarietà per aver perso il figlio, così come accaduto al loro adorato Marco in circostanze a dir poco grottesche.
Marco Vannini infatti morì (17 maggio 2015) a casa della fidanzata (Ladispoli Rm) centrato da un colpo di pistola. Ma nonostante anni di processi e diverse sentenze di condanna, ancora non è stato chiarito esattamente come siano andate le cose all’interno dell’abitazione.
Si spera che i carabinieri sappiano fare piena luce sulla vicenda di Thomas Bricca. Chi ha sparato e perché? Voleva intimidire o uccidere? Chi è il mandante di questa azione criminosa? Quale la mano che ha premuto il grilletto?
Tutte domande ancora in attesa di risposta e soprattutto di prove, fondamentali per una sentenza di condanna. Se vi fossero Mattia Toson avrebbe già le manette ai polsi. Ma evidentemente la vicenda ha ancora molti lati oscuri.
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