I radecari a cantare e ballare in circolo, come da tradizione. Le mascherine di adulti e bambini. La musica da discoteca. I nobili francesi. I carri allegorici giunti da tutti i paesi limitrofi. Migliaia di persone che hanno invaso le vie del centro storico di Frosinone. E poi lui, il generale Championnet.
La leggenda racconta, ma il personaggio è esistito davvero, che l’ufficiale in comando delle truppe francesi durante l’occupazione napoleonica, giunse a Frosinone per sedare una rivolta. Quando arrivò però trovò tutta la popolazione in festa. A quel punto fece buon viso a cattivo gioco e partecipò anche lui ai festeggiamenti del carnevale.
I frusinati gli girano intorno cantando e lui pensa di essere acclamato, in realtà lo deridono: “esse, esse, essegliè” gli gridano.
Nella rievocazione del carnevale storico, il generale viene portato attraverso le vie della città fino a piazzale VI Dicembre.
Qui si svolge il processo contro di lui che viene condannato a morte. Poi il pupazzo che lo rappresenta viene dato alle fiamme: “abbruciatetelo!” gridano tutti.
E mentre il fantoccio prende fuoco i frusinati, poco inclini a sottoporsi ai voleri dell’autorità in genere, continuano a festeggiare, bevendo vino e gustando i famosi fini fini col pomodoro.
Dopo la sospensione dei festeggiamenti dovuta al Covid e la festa in tono minore dell’anno scorso finalmente il carnevale, la festa più importante per i frusinati, torna a colorare le strade del capoluogo.
Una festa che non si vedeva da anni.
I carri da Ripi (Poseidone), Strangolagalli (I Figli delle Stelle), Pofi (La danza del Drago e Toy Story), Castro dei Volsci (L'allegra Brigata), Torrice (October Fest), Villa Santo Stefano (Il Mondo di Topolino), Monte San Giovanni Campano (Robin Hood), Ripi (Supermario e Off Limits).
Uno più bello dell'altro così come le mascherine.
Scrivi commento