Perseguita la ex e lei viene licenziata.
Arriva ora il provvedimento del giudice che ha applicato il divieto di
avvicinamento. Lui, un 46enne di Ceccano, non potrà contattare la ex, una 40enne di Veroli, con nessun mezzo. Dovrà pure rispettare una distanza di oltre 250 metri.
I fatti risalgono ad alcuni mesi fa quando l'uomo, dopo la separazione, aveva iniziato ad avere comportamenti persecutori nei confronti della ex che l'aveva reso padre di una bambina di nove anni. Il ceccanese era arrivato addirittura a molestarla sul posto di lavoro.
E la donna, impiegata in una agenzia interinale, a causa delle ripetute molestie era stata licenziata. La dirigenza aveva addossato la causa ad un calo di fatturato, ma secondo il legale Andrea Arcese, che ha impugnato il licenziamento per discriminazione, la motivazione di quell'allontanamento era da addebitare alle molestie dell'ex mentre la donna si trovava in ufficio.
Tornando al divieto di avvicinamento, la 40enne si è rivolta all'associazione “Fammi Rinascere” che ha sede a Fiuggi e, grazie all'avvocatessa Francesca Ruggeri, alla responsabile Michaela Sevi e alla psicoterapeuta Roberta Cassetti, è riuscita ad ottenere l'applicazione del divieto di avvicinamento nei confronti dell'ex che deve rispondere anche del reato di stalking.
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