Dai sei mesi rinchiuso in un carcere africano.
Massimo Cocco, un ingegnere di Fiuggi, si trova ristretto in Costa D'Avorio con l'accusa di traffico di droga.
Alla moglie è stato
sequestrato il passaporto. Adesso la donna sta supplicando il governo di aiutarli. L'incubo per il professionista, di 59enne residente nella città termale, è iniziato l'estate scorsa quando la polizia ivoriana bussa alla porta dell'ingegnere, che lavora dai sei anni in Costa D'Avorio nel campo delle costruzioni, dicendogli che era in arresto.
Secondo la polizia era coinvolto in un giro internazionale di droga gestito dalla ndrangheta lungo il triangolo Gioia Tauro Costa d'Avorio e Sud America. Nell'operazione sono state arrestate una cinquantina di persone. Dagli elementi raccolti sembra che il professionista sia anche accusato di terrorismo e riciclaggio.
L'uomo, spaventato, ha subito pensato ad un errore e che si sarebbe chiarito l'equivoco in tempi brevi invece a distanza di 6 mesi si trova ancora in carcere. La moglie, Assunta Giorgilli di 53 anni, senza passaporto non può tornare in Italia e sottoporsi ad un intervento chirurgico. Anche per questo si è rivolta al ministro degli esteri Tajani affinché possa aiutarli ad uscire da questo inferno.
Scrivi commento