È stato pestato a sangue davanti al figlio.
Lui è un meccanico di Sora che non voleva lasciare la sua officina visto che aveva un regolare contratto d’affitto.
Ma quei locali, al proprietario, servivano per realizzare un’azienda agricola. Aveva già ottenuto i fondi europei e quindi aveva chiesto, prima con le buone, al meccanico di lasciargli la struttura.
Poi, visto che lui aveva un contratto d’affitto per almeno altri due anni e non ne voleva sapere di andarsene, lo ha fatto pestare. Il proprietario del bene, un imprenditore di 80 anni si è rivolto ad un personaggio di spicco di una famiglia rom locale.
Questi si è recato dal meccanico e lo ha minacciato: per lui le cose non sarebbero finite bene se non avesse assecondato i voleri dell’imprenditore. Ma l’uomo per tutta risposta è andato presso il commissariato di Sora ed ha sporto denuncia per quanto avvenuto. Pochi giorni dopo il pestaggio.
Due persone, entrambe pregiudicate, si sono recate dal meccanico e lo hanno pestato a sangue davanti al figlio di 15 anni.
Solo l’intervento dell’altro figlio (di 25 anni) è riuscito a far allontanare i due.
Il meccanico però è finito in ospedale: 30 giorni di prognosi.
Allertata di quanto avvenuto la squadra mobile di Frosinone che in meno di 48ore ha rintracciato mandante ed i picchiatori. Per i due pregiudicati sono scattate le manette e sono stati rinchiusi presso il carcere di Cassino.
Il proprietario dell’immobile (al quale sono stati sequestrati tre fucili da caccia - in foto - ed un bastone) è finito ai domiciliari e il soggetto rom, residente a Sora, non potrà più avvicinarsi alla cittadina volsca.
Un messaggio chiaro quello della polizia: Il crimine non paga. A Sora, grazie anche alla presenza costante del commissariato locale, la legalità va fatta rispettare a tutti. Nessuno escluso.
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