Frode Fiscale. Sgominata Associazione per Delinquere. Due Imprenditori in Manette. 29 Indagati

Associazione per delinquere e frode fiscale.

 

Sono solo due delle numerose violazioni penali riscontrate dalla guardia di finanza di Frosinone nei confronti di una trentina di persone.

Dal Gip del tribunale di Frosinone sono partite le numerose ordinanze cautelari consegnate questa mattina dai finanzieri che hanno operato pure una serie di confische anche su conti correnti per circa cento milioni di euro. L’indagine che ha raggiunto numerose province italiane è nata proprio in Ciociaria.

 

Qui un imprenditore locale operante nel settore della logistica (trasporto merci) ha acquisito un importante asset aziendale. Per evadere le tasse erano state intestate ben 23 società ad altrettante persone (teste di legno).

 

Tutte società (alcune anche estere) operanti nel trasporto su strada, nella vendita all’ingrosso di alimenti e bevande ma anche nel settore alberghiero. Il lungo lavoro della guardia di finanza ha fatto emergere i numerosi illeciti.

 

Oltre alla frode fiscale vi era il trasferimento fraudolento di valori, la truffa aggravata ai danni dello stato, la tentata estorsione e finanche lo sfruttamento della prostituzione. Manette per due persone alle quali sono stati anche operate una serie di confische di beni mobili ed immobili.

 

 

29 le persone indagate. Per 22 di questi è stata anche disposta la misura interdittiva del divieto di ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche per 12 mesi. 

Una lunghissima indagine partita da Frosinone ma che ha toccato le province di Roma, Latina, L’Aquila, Napoli, Caserta, Salerno, Grosseto, Terni, Bologna, Torino, Novara, Venezia e Treviso, oltre che in Slovenia, Croazia e Romania.

 

Alcune delle società fittizie erano infatti dislocate anche all’estero.

 

Ulteriori ipotesi di reato:

-        nei confronti di un fornitore per il finanziamento di un contratto di leasing di n. 5 autoarticolati per un importo di € 230.000;

-       percezione di un finanziamento coperto da garanzia statale per circa € 1.200.000;

-       utilizzo/emissione di fatture relative ad operazioni per oltre € 10 milioni;

-       dichiarazioni d’intento, che si ipotizza essere fittizia, di esportazione delle merci allo scopo di effettuare acquisti di prodotti senza il pagamento dell’I.V.A. per poter successivamente rivenderli a prezzi notevolmente inferiori a quelli di mercato.

-          venivano individuate due case di appuntamento site in Frosinone, nelle quali si ipotizza la prostituzione di alcune donne, anche straniere, provenienti da altre province.

 

Tali attività, in particolare, hanno consentito di individuare disponibilità patrimoniali per circa 100 milioni di euro riconducibili a taluni indagati – detenuti anche in Romania, Slovenia e Croazia, la cui individuazione è stata resa possibile grazie ai canali di Cooperazione internazionale - che sono state oggetto del provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Frosinone a seguito di specifica richiesta della procura.

 

Tra i beni sottoposti a sequestro, si segnalano:

-       quote di n. 30 società per un valore nominale di € 1.249.700;

-       n. 118 conti correnti;

-       n. 68 rimorchi stradali;

-       n. 32 trattori stradali;

-       n. 5 terreni;

-       n. 2 capannoni industriali e 5 abitazioni di pregio;

-       n. 38 autovetture;

-       n. 2 imbarcazioni.

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