Quasi un centinaio di persone, lo scorso weekend si sono mesi in marcia per raggiungere il santuario della Santissima Trinità a Vallepietra.
Un tragitto lungo 80 chilometri.
Quasi tutti a piedi, alcuni gruppi in bici o a cavallo. Da diversi centri della provincia hanno raggiunto Monte Autore e quindi la chiesa a 1335 metri. Sono stati accolti da don Alberto Ponzi e dal vescovo diocesano mons. Loppa.
Lungo l'irta salita è stato un continuo 'Viva, viva, sempre viva, quelle tre persone divine, la Santissima Trinità'. Melodia accompagnata dalle note degli organetti, fisarmoniche e strumenti a fiato.
Tra le numerose compagnie presenti, tutte con in testa lo stendardo, c'era quella con foulard e cappellino giallo della Lucca di Monte S. Giovanni Campano.
Da venticinque anni Michele 'Battaglione' e poi i figli Domenico e Gianluca Reali guidano i pellegrini con sapienza ed impegno in tre tappe, 80km di strade e sentieri, ben supportati da una logistica collaudata.
Un pellegrino particolare. Quest'anno ha partecipato anche un pellegrino particolare: il poliziotto Enzo Cinelli in Trike, suo inseparabile mezzo di locomozione a trazione muscolare e all'occorrenza assistita.
Dopo che per anni ha percorso il tragitto a piedi sempre in testa, Cinelli, il 13 novembre 2019 è stato colpito da un Ictus cerebellare, con conseguente disfagia, che lo ha costretto a rimodulare, stravolgere per meglio dire, il suo dinamico stile di vita.
Cinelli negli anni precedenti aveva dato ristoro gratuitamente ai pellegrini della via francigena.
A tutti, camminatori, ciclisti e cavalieri, ha offerto vitto e alloggio. Ora, dopo l’ictus, si è dedicato anima e corpo al ricamo, specializzandosi in immagini sacre.
Suoi i singolari portachiavi ricevuti dai partecipanti e dai collaboratori al giubileo d'argento della Compagnia.
“Avevo promesso agli encomiabili organizzatori, nelle prime settimane critiche post Ictus, che a Dio piacendo e salute permettendo, avrei partecipato al pellegrinaggio”.
Esordisce così Cinelli che ricorda come – “L'esplodere del Covid, per me arrivato devastante nel marzo 2021 con tanto di Tia, ha obbligato tutti ad uno stop di due anni. Oggi, grazie a Dio, eccomi qua, non senza sacrifici, anche per colpa della postura Trike/PEG, che mi costringe altresì ad una lenta nutrizione”.
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