Ha afferrato per il collo un agente.
Quindi ha scagliato diversi oggetti all’indirizzo del medico.
L’episodio,
che poteva aver più tragici epiloghi, si è verificato all’interno del carcere di Cassino. Qui un detenuto italiano di 50 anni, si trovava all’interno dell’infermeria, quando improvvisamente ha aggredito un Assistente Capo Coordinatore di polizia penitenziaria afferrandolo al collo.
A questo punto ha cominciato a gettare vari oggetti addosso al medico. Solo grazie all’immediato intervento di altro personale presente nell’immediate vicinanze dei fatti si è evitato il peggio. L’episodio è stato censurato dal Segretario Generale della FNS Cisl Frosinone, Angelo Massaro:
"Come più volte denunciato - ha detto - la chiusura degli Opg (ospedale psichiatrico giudiziario) ha causato ulteriori problemi nella gestione delle carceri poiché dovevamo essere realizzate vere e funzionali strutture alternative. Senza considerare poi che molte carceri sono inadeguate”.
Massaro denuncia anche l’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e la “crescente e cronica carenza di risorse umane”. “Occorrono nuovi istituti penitenziari: con più spazi, diverse soluzioni architettoniche, in modo da migliorare le condizioni di lavoro del personale, e nel contempo quelle dei detenuti”.
La situazione viene definita “sempre più drammatica, Si rischia il collasso del sistema penitenziario, il sovraffollamento e la gravissima carenza degli organici, connotato dalla drammaticità degli eventi, sta compromettendo seriamente l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari.
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