Omicidio di Romina De Cesare.
Al via l'incidente probatorio sui telefonini.
Sembra infatti che ci sia stata
la contestazione dell'aggravante della coabitazione e dello stalking. Secondo la Procura la ragazza da tempo veniva vessata dall'ex compagno perché aveva deciso di lasciarlo.
La notte in cui è deceduta, i due avevano litigato perché Pietro Ialongo il 38enne perito informatico accusato di averne determinato la morte con 10 coltellate, pretendeva che la ragazza gli restituisse il denaro che aveva speso per acquistare una macchina.
Si tratta della vettura intestata a Romina ma che lui ne rivendicava l'acquisto. Questo almeno è quanto riferito dall'assassino che al momento si trova recluso presso il carcere di Latina.
Nei giorni scorsi il difensore Vincenzo Marcolino ha presentato al Tribunale del Riesame la richiesta di una pena meno restrittiva in attesa del processo.
I genitori della sventurata ragazza, straziati dal dolore, si sono rivolti all'avvocato Danilo Leva affinché venga fatta giustizia. Romina aveva soltanto 36 anni e una vita da vivere. Una vita spezzata per mano di chi aveva sempre detto di amarla.
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