È partita questa mattina all’alba l’operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di tre persone in manette per spaccio di droga.
Un’indagine partita da uno scambio di stupefacente nel centro di Isola del Liri.
Dal fermo di un giovane spacciatore i carabinieri hanno intuito che lo spaccio era organizzato in loco. Di qui una serie di servizi di osservazione e pedinamento per riuscire ad identificare il gruppo di spacciatori.
Individuate persone, luoghi dello spaccio e le modalità. Due persone un 39enne ed un 34enne entrambi di Isola del Liri, quasi sempre insieme, si spostavano per i Comuni di Isola del Liri e Sora a seguito degli appuntamenti presi con i clienti con i quali stabilivano punti di incontro prevalentemente nei pressi dei locali pubblici - bar, pub e ristoranti – o nelle aree di parcheggio pubblico, ossia laddove arrivare in auto fosse agevole e un appuntamento assimilabile ad un incontro fortuito.
Un saluto veloce, uno scambio al volo stupefacente/denaro e poi via, separati per le rispettive strade. I due, a bordo dell’auto, semplicemente in giro in attesa del prossimo contatto ed il cliente in cerca di un luogo dove poter consumare lo stupefacente.
Numerosi i piccoli sequestri effettuati dai militari a seguito delle singole cessioni in cui venivano contestati agli acquirenti le dosi appena ricevute.
Nelle conversazioni intercettate i riferimenti allo stupefacente, ai clienti, alle consegne e al denaro erano chiarissimi.
Si sentivano chiaramente il fruscio delle banconote ed i due indagati che contavano a voce alta scandendo i numeri delle banconote. Non mancavano i commenti sull’aver terminato la droga e sulla necessità di dover preparare nuove dosi.
Un giro di affari vastissimo e pericoloso
Uno degli aspetti più inquietanti emerso dalle indagini era, però, il fatto che dopo essersi approvvigionati della sostanza stupefacente dai propri fornitori, per incrementare al massimo i guadagni, i clienti procedevano personalmente, a volte addirittura in macchina, “al taglio” della sostanza stupefacenti utilizzando dei prodotti acquistati in farmacia.
Un procedimento azzardato e folle perché mischia lo stupefacente che è già di per sé una sostanza chimica molto pericolosa con altre sostanze senza alcun criterio scientifico/medico, mettendo a rischio la vita di tutti i loro “clienti”. Così quattro grammi “puri” diventavano dieci grammi in dosi, con acquirenti a volte scontenti ma il più delle volte costretti a dover ricorrere a molteplici acquisti per soddisfare la propria necessità fisica.
Nel corso delle intercettazioni e delle attività di riscontro emergeva la figura della terza persona indagata, un 50enne di Sora, rivelatosi uno dei fornitori dove il duo acquistava parte dello stupefacente per la successiva vendita. In particolare, i Carabinieri potevano monitorare le “puntate” fatte in auto fino al punto d’incontro stabilito con il fornitore e documentare gli incontri.
Con le tre ordinanze eseguite in data odierna il GIP ha accolto le risultanze di indagine e la validità degli elementi a carico di tutti e tre i soggetti, graduando le esigenze cautelari e disponendo:
- custodia cautelare in carcere per il primo e più attivo del “duo”.
- gli arresti domiciliari per il secondo, “l’autista”;
- l’obbligo di dimora nel Comune di Sora e la presentazione quotidiana alla Stazione Carabinieri di Sora per il terzo.
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