Medico Aggredito in Carcere

Un Detenuto ha aggredito il Dirigente Sanitario dell’Istituto.

 

È quanto accaduto presso il carcere di Frosinone.

 

Il dirigente medico ha 

dovuto far ricorso alle cure in ospedale dove è stato trasferito mediante ambulanza. Si tratta dell’ennesima in carcere. Aggressioni che si ripetono spesso nei confronti del personale di polizia penitenziaria ed anche, come in questo caso dei medici, infermieri ed altri operatori. Non si tratta di un’emergenza ma di un “un endemico gravissimo problema”.

 

Così è stato definito dal segretario generale della Fns Cisl Lazio Massimo Costantino. Proprio quest’ultimo ha ripetuto il suo grido di denuncia per la situazione in cui versano le carceri: personale insufficiente e spesso allo stremo.

 

I numeri. Riferendoci solo ai 189 Istituti penitenziari per adulti al 30 aprile 2022 erano 56.871 le persone detenute a fronte di una capienza regolamentare di 50.853 posti: ben 6.018 detenuti/e in più dei posti disponibili. Del numero totale di persone recluse 2.276 sono donne e 17.110 sono stranieri.

 

Nel Lazio, invece, il sovraffollamento è di circa 355 persone recluse.

 

Organico Polizie Penitenzieria. Per quanto riguarda il Personale di Polizia penitenziaria invece, riguardo ad un organico nazionale decretato di circa 41.200 unità circa (di cui quasi 38.000 previsti per gli Istituti ed il resto per tutte le specializzazioni e servizi diversi ma essenziali al funzionamento del Corpo) mancano all’appello oltre 4000 unità.

 

“Questo – dice Costantino - per effetto dei tagli di spesa pubblica che furono decisi con la legge Madia. Nella Regione Lazio mancano circa 400 unità di Polizia Penitenziaria”.

 

C’è bisogno non di un “aumento della dotazione del Corpo ma il suo effettivo completamento nelle assunzioni per rispettare quanto sancito come organico di necessità per il funzionamento del sistema. Non c’è più tempo Ministra Cartabia, il sistema penitenziario è al collasso”.

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