Furbetto del reddito di cittadinanza scovato dagli uomini della Guardia di Finanza.
Si tratta di
un cinquantenne di Vico nel Lazio che si trovava agli arresti domiciliari perché doveva espiare una condanna. Per legge però chiunque ha avuto a che fare con la giustizia, maggiormente poi se è detenuto, non può beneficiare del contributo che lo Stato ha destinato alle persone meno abbienti.
Secondo i conteggi effettuati dell'Inps l'uomo avrebbe intascato dal giugno scorso quasi diecimila euro. Somma che adesso il cinquantenne dovrà restituire.
L'uomo, che è difeso dall'avvocato Fabrizio Ambrosi, ha sempre sostenuto di non essere a conoscenza di questa normativa e che essendo stato condannato ad una pena che doveva scontare ai domiciliari non poteva andare a lavorare; dunque, quei soldi gli servivano per mangiare.
Nei giorni scorsi è stata notificata la chiusura delle indagini, il legale di fiducia avrà 20 giorni di tempo per presentare le sue memorie difensive.
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