Prima spara al suocero.
Poi lo prende a botte.
Calci e pugni anche alla sua ex. Lui è
A. V. frusinate di 32 anni. Già una decina di anni fa aveva tentato di sparare al padre della compagna e solo per un caso fortuito l'anziano riuscì a salvarsi. A seguito di quel fatto il frusinate venne condannato a cinque anni ed otto mesi di carcere.
Ma una volta fuori aveva cominciato nuovamente a perseguitare sia la ex che l'anziano genitore di lei. L'ultima aggressione risale allo scorso anno quando l'uomo dopo aver rincorso in auto la ex l'aveva costretta a fermarsi.
Poi dopo aver sfondato il finestrino con un pugno l'aveva colpita con uno schiaffo al volto e le aveva strappato la maglia di dosso. Per evitare che scappasse le aveva anche sottratto il cellulare, le chiavi della macchina e le aveva tolto anche le scarpe.
Identica situazione per il suocero che era andato a prendere il nipotino a scuola. L'anziano era stato inseguito e percosso alla nuca. Da sottolineare che queste scene di violenza molto spesso avvenivano alla presenza del figlio di dieci anni. L'uomo accusava entrambi di impedirgli di poter vedere il figlio.
Nei giorni scorsi, a conclusione del processo il giudice si è pronunciato con una condanna: Quattro anni cinque mesi è dieci giorni. La donna, parte offesa in questa vicenda, era rappresentata dall'avvocato Gianmarco De Robertis.
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