Professore investito ed ucciso a Ceccano.
Spunta un testimone oculare. E c’è un altro indagato.
Nuovi colpi di scena per la morte di Roberto Vitelli,
il professore di 62 anni investito il 30 gennaio scorso lungo via Gaeta in territorio di Ceccano. C’era un testimone che ha assistito a tutta la scena. Si tratta di una persona che risiede proprio vicino al luogo del sinistro e che era presente al momento dell'incidente.
Adesso c'è anche l'autista di una Panda che è stato iscritto sul registro degli indagati. Secondo il testimone la vettura che stava percorrendo una discesa non avrebbe rispettato l'obbligo di fermarsi ma avrebbe iniziato ad impegnare la carreggiata.
Da qui è scattato un accertamento tecnico bis. Il conducente della Smart che al momento è indagato per omicidio colposo avrebbe dichiarato che al fine di evitare il contatto con la Panda, che stava invadendo parzialmente la carreggiata, era stato costretto a sterzare bruscamente verso sinistra.
Una manovra che lo ha portato a travolgere il ciclista che è deceduto sul colpo. La dichiarazione è stata confermata anche dal passeggero della Smart il quale avrebbe riferito che l'amico avrebbe anche urlato prima di quella brusca sterzata proprio perché temeva di collidere con la Panda.
Adesso il nuovo accertamento bis dovrebbe fare luce piena su questo sinistro e non soltanto sull'indagato ma anche su chi lo avrebbe costretto a sterzare. La moglie e la figlia della vittima sono rappresentati dagli avvocati Giampiero Vellucci e Paola Pagliarella, mentre l'indagato è difeso dall'avvocato Claudia Padovani.
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