Salgono a 12 le vittime di estorsione e di revenge porn.
L'inchiesta ha portato all'iscrizione sul registro degli indagati due ciociari ed un romano.
Secondo quanto emerso dalle indagini, dietro minacce questi costringevano le vittime ad inviare loro foto e video a luci rosse che poi pubblicavano in rete. Per questo tipo di attività si affidavano a dei gruppi su Telegram. Su questi gruppi avveniva lo scambio di foto.
E, proprio come si fa per le figurine, le immagini delle giovani, immortalate senza veli, venivano scambiate con altre, per farle girare in rete. A far scattare le indagini, tre ragazzine che facevano parte di una comitiva.
Queste avevano capito di essere finite nelle mani di persone senza scrupoli che le ricattavano, dicendo loro che avrebbero distribuito quelle immagini a tutti i loro amici.
Non solo. Dopo averle minacciate di rendere pubbliche quelle foto scottanti, avrebbero svuotato i conti correnti dei genitori che avrebbero pagato pur di evitare lo scandalo.
Gli indagati sono difesi dagli avvocati Tony Ceccarelli e Pietro Polidori. Tra i legali di alcune vittime invece, Rosario Grieco e Giulia Giacinti. Nella rete di questa organizzazione anche due minorenni di 13 e 14 anni.
Scrivi commento