Sul corpo di Serena Mollicone vi erano tracce di legno compatibili con quello della porta della caserma carabinieri di Arce.
Così hanno sentenziato gli esperti del Ris che sono stati sentiti oggi in aula.
Una tesi che avvalora quella già espressa una settimana fa dalla patologa forense, la dottoressa Cattaneo. Nella giornata di oggi, infatti, sono stati ascoltati i tre periti del Ris. Si tratta di coloro che hanno analizzato il nastro adesivo che è stato utilizzato per bloccare il corpo della ragazza.
In particolare il teste Rosario Casamassima ha riferito che i frammenti di legno, di vernice e di resina estratti dal nastro adesivo che avvolgeva capo e piedi di Serena sono “chimicamente indistinguibili da quelli presenti sulla porta”.
Parliamo della porta contro la quale, secondo la tesi accusatoria, sarebbe stata scaraventata la giovane di Arce il primo giugno del 2001. I micro-frammenti trovati sul nastro ma anche sui vestiti sono compatibili con i materiali presenti sulla porta in questione.
Le fibre in sostanza coincidono con quelle superficiali della porta. Si tratta di oltre cento micro-tracce sia sui vestiti che sul resto del corpo. Nell’udienza di oggi insomma è stata rafforzata la tesi dell’accusa.
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