"Sono a posto con la coscienza. Io non ho ucciso Willy, non ho ucciso nessuno".
Parla dal carcere di Regina Coeli Mario Pincarelli.
Lui è uno dei quattro giovani accusato della morte di Willy Monteiro.
Dal carcere proclama la sua innocenza in un'intervista rilasciata ad un'agenzia di stampa (Adn Kronos). Il giovane di Artena si è detto estraneo al pestaggio del cuoco di Paliano ucciso a pugni e calci davanti a un locale notturno di Colleferro il 5 settembre dello scorso anno.
“Solo il pensiero che prima o poi la verità verrà fuori mi fa andare avanti… Ripenso spesso a quello che è successo. Ci penso ogni sera prima di chiudere gli occhi, penso a Willy e prego per lui… Mia madre e la mia famiglia stanno soffrendo, per il fatto che io sono in carcere, ma io sono vivo. Immagino quindi il dolore della mamma, del papà e della sorella, sapendo che Willy non c'è più".
Pincarelli non sa dire chi ha ucciso Willy ed è convinto che anche i fratelli Bianchi non avevano quella intenzione: “"Io non lo so chi abbia colpito Willy, ero di spalle. Chi lo ha fatto ha sbagliato, nessuno merita di morire in quel modo. Non penso però che ci fosse la volontà di ucciderlo.
“Non ho ucciso io Willy - ripete all'Adnkronos - Gli ho dato solo una pizza quando mi hanno dato una spinta. Tutti sbracciavano e mi ci hanno fatto cadere sopra. È stato in quel momento che l'ho colpito con uno schiaffo".
Il giovane ricordiamo è accusato insieme ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Francesco Belleggia di omicidio volontario, un reato per il quale potrebbe anche essere condannato all'ergastolo.
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