Lo stop alle auto non ha fermato la circolazione delle polveri sottili.
Domenica a Frosinone il livello di Pm10 registrate dalla centralina dello scalo ha toccato 69 microgrammi per metro cubo (ug/m3) (max consentito 50).
Un dato che,
in tutta la provincia, è risultato secondo solo a Ceccano che domenica ha raggiunto quota 74 ug/m3. Solo la centralina di viale Mazzini (zona alta del capoluogo) è rimasta poco sotto il livello di guardia: 44. C’è un indubbio innalzamento dell’inquinamento nell’aria dovuto soprattutto all’accensione dei termosifoni.
Lo si evince anche dai dati forniti dall’associazione medici per l’ambiente. Tale associazione ha a disposizione centraline mobili che rilevano la concentrazione anche dei Pm 2,5, ossia polveri ancora più sottili e più pericolose per la salute.
Tra l’altro mentre le centraline di Arpa Lazio danno come risultato un dato medio giornaliero, con quelle mobili dell’associazione è possibile verificare anche l’ora di maggior picco.
Ebbene proprio domenica 21 novembre (giorno di stop alle auto) si è registrata una media giornaliera di 88 mcg/m3 alla Stazione, 89 mcg/m3 alla Villa Comunale, 80 mcg/m3 a Madonna della Neve e 37 mcg/m3 al Centro Storico.
Rispetto la media oraria rilevati picchi tra 100 e 150 mcg/m3 di PM 2,5 nella parte bassa e picchi fino a 50 mcg/m3 nella parte alta della città. Il valore più alto alle ore 22,00 del 21 con 207 mcg/m3 di PM 2,5 alla Villa Comunale. L’incremento orario si registra dalle prime ore del pomeriggio, con un massimo nelle ore serali ed un decremento all’alba.
In linea di massima il periodo meno critico della giornata è dalle prime ore della mattina fino alle 15,00 circa. Se consideriamo che non è stato individuato un valore di PM 2,5 al disotto del quale si possa escludere insorgenza di malattie, i valori riportati da un punto di vista patogenetico risultano essere drammatici.
Per questo l’associazione medici per l’ambiente raccomanda di tener conto delle concentrazioni e delle variazioni orarie delle PM 2,5 nel programmare ed eseguire le attività quotidiane. “Praticare attività sportiva, esporre bambini o persone fragili nelle ore con alte concentrazioni è ovviamente sconsigliabile, così come procedere al ricambio di aria nelle abitazioni”.
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