Violenza sessuale su tre pazienti disabili.
Un infermiere è finito sul registro degli indagati.
La squallida storia è venuta fuori
alcuni mesi fa ma, secondo gli elementi raccolti dalla procura, le violenze si sarebbero consumate (in una struttura privata) dal dicembre del 2019 fino ad agosto del 2020. A far scattare la denuncia il curatore speciale di una delle pazienti che aveva subito gli abusi sessuali.
Secondo l’accusa, l'uomo avrebbe approfittato della loro condizione fisica e psichica, per avere con loro rapporti sessuali. In un caso avrebbe costretto a subire atti sessuali ad una donna colpita da ictus cerebrale che, oltre ad essere semiparalizzata aveva perso l'uso della parola.
Tra le vittime anche una paziente affetta da sclerosi multipla e quindi impossibilitata a deambulare ed un'altra ancora affetta da sindrome di Down con disturbi cognitivi.
Da sottolineare che l'infermiere avrebbe approfittato anche del fatto che, grazie alle leggi anti Covid, le pazienti non potevano incontrare i loro familiari. Per questo i parenti non potevano accorgersi che, all’interno della clinica si consumavano violenze.
L'udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 3 dicembre. L'indagato, che ha 50 anni, sarà difeso dall'avvocato Giulia Giacinti.
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